NESSUNA RESA!


  1. Avere davanti un malato di cancro

    AvatarBy rino il 18 Feb. 2015
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    Avere davanti un malato di cancro
    Spesso mi capita di dare un’occhiata alle chiavi di ricerca che portano a questo blog, oppure ad altre pagine delle quali ho l’accesso.
    L’altro giorno ho trovato questa chiave di ricerca: AVERE DAVANTI UN MALATO DI CANCRO e mi sono chiesta cosa in realtà volesse sapere la persona che l’ha digitata.
    Immagino che la ricerca per esteso volesse dire “come comportarsi con un malato di cancro”, almeno spero che il senso fosse quello e non una mera curiosità.
    Già, perché nessuno ti insegna cosa fare quando una persona che conosci improvvisamente diventa un malato di cancro. Forse per molte persone questa cosa scatena il dubbio se continuare a frequentare e/o sentire la suddetta persona, oppure lasciarla stare in un silenzio – distacco, che magari è solo rispetto per la malattia, ma che dalla persona in questione potrebbe anche essere percepita come abbandono…
    Ovviamente nessuno ha un manuale di comportamenti valido per tutti, e le reazioni sono commisurate anche alla sensibilità del soggetto che si pone questa domanda.
    Secondo il mio punto di vista, che però è strettamente personale e non valido in assoluto, una persona malata di cancro non dovrebbe essere circondata da: pietismo, atteggiamenti del tipo “che povero sfigato”, oppure falsa commiserazione, o sollecitudine estrema di quel tipo che si riconosce a distanza di un km che è solo un atteggiamento di facciata.
    Per come la penso io, un malato di cancro ha bisogno di essere trattato il più possibile come una persona normale (senza eccedere nell’altro senso, ovvero fare troppo finta di nulla, tanto da far dubitare il malato stesso che la persona che ha di fronte non abbia capito nulla…), certamente fa bene mostrare disponibilità ad aiutare lui e/o la famiglia in quelle incombenze che da solo non può più fare, circondarlo il più possibile da affetto, ma anche coinvolgerlo in discorsi più leggeri che non vertano solo sulla malattia, e non andare a trovarlo con l’atteggiamento da “funeral party”…
    Ovviamente queste sono le mie idee in proposito. Ricordo che nei periodi in cui stavo più male per la chemio (certo non mentre vomitavo), mi faceva piacere che i miei amici mi venissero a trovare e mi raccontassero un po’ di storie su quello che accadeva fuori e agli altri amici del nostro gruppo, il tutto condito da qualche risata.
    Dopotutto, anche quando si ha il cancro si può riuscire a ridere, ogni tanto…
    In definitiva io credo che l’atteggiamento migliore da avere con un malato di cancro sia seguire il proprio cuore e comportarsi con lui nella maniera più normale possibile, anche perché un malato di cancro è una persona come le altre, non è un alieno…
    Fonte:http://oltreilcancro.it/2011/05/07/1698/]http://oltreilcancro.it/2011/05/07/1698/
    Last Post by rino il 18 Feb. 2015
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  2. La Giornata della Memoria

    AvatarBy rino il 2 Feb. 2015
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    La Giornata della Memoria
    Il 27 gennaio scorso nel mondo si è celebrato in pompa magna il 70° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa. Certo, detto così, il fatto mi è sempre suonato un po’ strano, un po’ perché, a quanto ne so, quella è stata la prima ed ultima volta che l’Armata Rossa ha liberato qualcosa o qualcuno ed anche perché i tedeschi avevano abbandonato quel campo circa 10 giorni prima. Comunque, data la risonanza universale dell’evento, mi sono sentito in dovere di partecipare idealmente alla celebrazione, con l’unico rammarico di non possedere una “kippah”, che altrimenti quel giorno avrei anch’io indossato orgogliosamente; proprio come i nostri statisti e politici vari quando vanno a rapporto in Israele.
    E già, perché quel giorno si celebra non tanto la liberazione del suddetto campo, quanto invece il ricordo perenne del martirio del popolo ebreo, sterminato a milioni nei campi di concentramento nazisti, preferibilmente col l’uso di gas (il famoso zyklon B prodotto per eliminare i pidocchi), forni, ma anche elettricità (avete presente le piastre che si usano per far fuori le zanzare?), o mediante bollitura (è infatti universalmente noto che i biechi nazisti amavano lavarsi con sapone di ebreo – una vera chicca – e fare all’amore con le loro donne alla discreta luce prodotta da un paralume in pelle di ebreo) e molti altri ingegnosi marchingegni. Magari sul numero dei milioni c’è qualche perdurante e strana discordanza, ma che importa? Siamo comunque di fronte ad una immane strage perpetrata con inaudita ferocia nei confronti di un piccolo popolo, mite, laborioso ed inoffensivo.
    Io, però, ho sempre avuto un grosso difetto: quello di volere ostinatamente ragionare col mio cervello, rifiutandomi di riciclare i concetti degli altri. Così, in piena celebrazione, mi è passata per la mente un’idea molesta; mi sono detto: “Certo, però, che l’olocausto (o shoah, o sterminio, o come volete chiamarlo) fornisce agli ebrei un formidabile ed indispensabile supporto morale al loro controllo della finanza mondiale, nonché un perfetto alibi alle azioni, non sempre irreprensibili, dello Stato di Israele. Tanto che, se non ci fosse stato, avrebbero dovuto inventarlo”. Da qui a voler vederci più chiaro, il passo è stato brevissimo.
    Perciò ho cominciato ad indagare sulle cifre. I cosiddetti “media” sparano tuttora disinvoltamente al popolo bue quella di 6 milioni, trascurando del tutto volutamente il fatto che la storiografia “ufficiale” dell’olocausto ha continuamente corretto al ribasso tale cifra, rimanendo peraltro sull’ordine dei milioni. C’è però un problema: i dati demografici forniti da varie fonti, in primis quella al di sopra di ogni sospetto, ovvero il “World Almanach” pubblicato dall’”American Jewish Committee”, il quale, a proposito degli ebrei presenti in tutto il mondo, indica queste cifre: 1939, 15 milioni e 600 mila; 1946, 15 milioni 750 mila, numero confermato anche per gli anni su...

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    Last Post by donehogawa il 31 Oct. 2016
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  3. CHE COS'E' IL FASCISMO?

    AvatarBy rino il 23 Jan. 2015
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    Che cos’è il Fascismo?
    Una Ideologia Moderna e Rivoluzionaria che mira ad edificare un nuovo tipo di società alternativa a quella espressa dalle democrazie liberali e capitaliste. Il Modello politico di questo Ideale prende il nome di STATO ETICO CORPORATIVO.
    Che cosa è lo Stato Etico?
    Il Fascismo afferma il valore di in individuo inserito all’interno di una compagine sociale che è la comunità nazionale. Tale comunità si eleva a realtà etica diventando Stato, un ente Morale Superiore che ha il compito di realizzare il Bene Comune dei Cittadini. L’individuo identificandosi con lo Stato, quindi con la sua Comunità di appartenenza, raggiunge la vera libertà. L’etica che permea la morale dello Stato Fascista è il Corporativismo.
    Che cosa è il Corporativismo?
    Il Corporativismo è una concezione Morale ed Etica della Politica da cui deriva una concezione socioeconomica che mette l’uomo al centro della società, ritenendolo un Componente essenziale della Comunità nazionale. Il Corporativismo concepisce dunque la Comunità Nazionale come un Corpo Organico in cui ogni “parte” concorre e collabora per il Bene Collettivo. Compito dello Stato è di realizzare un armonico collettivo all’interno del quale non sono ammesse divisioni e lotte intestine, in nome della più pura ed autentica Democrazia Organica, totalitaria e corporativa.
    Il Corporativismo è anche un principio economico?
    Si, anche l’economia rientra nello Stato, a differenza delle economie capitalistiche dove è lasciata all’egoismo individualistico di mercati e privati. Il Fascismo non ritiene che l’egoismo dei singoli sia fonte di benessere per tutta la società e mira alla creazione di una società solidale ed altruistica nella quale l’economia sia un mezzo per garantire il benessere materiale della società e nel quale il lavoro, assurgendo a valore morale, diventi non più l’oggetto ma il soggetto dell’economia.
    Il Fascismo prevede la Partecipazione diretta del Lavoro nello Stato attraverso una Camera delle Corporazioni nella quale sono presenti i rappresentanti di ogni professione e delle diverse categorie produttrici, riuniti in sindacati di categoria che possano legiferare su questioni di loro competenza. Anche nelle aziende il lavoro partecipa alla gestione della “res publica” tramite una equa distribuzione degli utili.
    Che differenza c’è tra Corporativismo Fascista e neocorporativismo anglosassone?
    Il Corporativismo Fascista è qualcosa di completamente diverso dal sistema delle “corporates” americane, che sono singoli gruppi di potere che manipolano lo Stato per i propri egoistici interessi: nello Stato Etico Corporativo le corporazioni sono di fatto Organi dello Stato che concorrono al suo benessere e quindi al benessere della Collettività.
    Il Fascismo è dun...

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    Last Post by Memento1 il 13 Mar. 2017
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  4. LA STRATEGIA DELLA TENSIONE
    Maurizio Barozzi. (primo articolo, seguiranno altri per la continuazione.)

    AvatarBy rino il 17 Jan. 2015
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    Maurizio Barozzi
    LA STRATEGIA DELLA TENSIONE
    CON LA CRONOLOGIA COMMENTATA
    DEL PERIODO STRAGISTA IN ITALIA
    «Affinché i giovani sappiano e gli anziani ricordino ».
    [da un vecchio slogan nei manifesti del Pci]
    «Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte fasi,
    della tensione: una prima fase anticomunista, Milano 1969, e una
    seconda fase antifascista, Brescia e Bologna 1974… »
    [Pier Paolo Pasolini]
    «Comunque sia, coloro i quali, a qualsiasi titolo e con qualsiasi ruolo,
    aderendo alle tesi della c.d. «guerra non ortodossa», di chiara matrice
    statunitense e assumendo la strage come strumento di lotta politica, si sono
    posti al servizio di una potenza straniera e hanno partecipato o invitato altri
    a partecipare alla strategia della tensione, tesa ad una maggiore soggezione
    del popolo italiano ad interessi stranieri, sono condannabili ai sensi del
    codice militare di pace. Privi di ogni qualsivoglia idealità politica e di
    dignità morale, essi si sono rivelati alieni da quelle leggi, che, come notò
    Pericle: “senza essere scritte, recano come sanzione universale il disonore ».
    [Marzo 2000 – Il Comitato Direttivo della
    Federazione Nazionale Combattenti Repubblica Sociale Italiana]


    corriere



    Testo non pubblicato, esposto ai soli fini di studio – Dic. 2014


    PROLOGO
    INSOMMA, se oggi il nostro paese ha perso ogni minimo residuo di
    sovranità nazionale;
    se, è totalmente culturalmente, militarmente, economicamente e
    finanziariamente colonizzato dall’Occidente;
    se i progetti pidduisti di “Rinascita democratica”, sfrondati da presupposti
    anticomunisti e dalla logica di Jalta, oramai inutile, si sono in qualche modo
    realizzati, sotto altre vesti e in ambito europeista e mondialista;
    se l’Italia è, di fatto, militarmente occupata da 113 basi, anche nucleari, tutte
    sotto controllo Nato o statunitense;
    se la nazione è sottoposta a signoraggio e usura, come mai avvenuto in
    passato, da parte dei banksters (banche e Alta finanza internazionale);
    se la Seconda Repubblica ha omologato i partiti e le Istituzioni italiane a
    quella tipologia modernista e mondialista, di stampo anglo americano e
    ulteriore degrado della politica, prefigurandosi in una “società degli spettri”
    che fa impallidire il Grande Fratello di Orwell;
    se tutto questo è vero e risponde alla realtà delle cose,
    allora vuol dire che la lunga scia di sangue stragista, configurata in una vera e
    propria “guerra non convenzionale” a partire dai primi anni ’60, attraverso
    periodi altalenanti, eterogenei, legati alle contingenze internazionali del
    tempo, proprio questi fini, questi punti di arrivo, aveva in progetto!
    Da sempre.
    Se poi nei primi anni stragisti, dal 1965 al 1970, per far fronte ad una grave
    crisi militare nel Mediterraneo, si ebbe anche una fas...

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    Last Post by rino il 17 Jan. 2015
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  5. STRATEGIA DELLA TENSIONE

    AvatarBy rino il 13 Jan. 2015
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    “STRATEGIA DELLA TENSIONE”
    Ci avete fatto caso: in questi attentati di Parigi, fonti più disparate, usano il termine “strategia della tensione”?
    Ovviamente a cazzo di cane, ma ora ne parla anche chi in passato ha negato o esorcizzato questo genere di strategia.
    Credo sia opportuno specificare e ricordare cosa in realtà sia una “strategia della tensione”.
    “Strategia della tensione” è un termine di comodo perché sarebbe assurdo, nella realtà. ritenere che ci sia un permanente burattinaio dietro le quinte a progettare stragi.
    Ma al contempo è reale, perché ogni iniziativa, ogni atto che intende ledere una sovranità nazionale, progettato e messo in atto, o sfruttato in qualche modo: è strategia della tensione.
    E’ una forma di guerra a bassa intensità. che risale alla notte dei tempi, laddove nazioni o poteri forti hanno necessità di destabilizzare e quindi indebolire, chi tengono sotto controllo o ambiscono a controllare. Il “divide et impera” dei romani, non era poi molto diverso.
    Vediamo ad esempio il nostro paese: colonizzato dagli americani, che subentrarono ai britannici nel 1945, ha una posizione geografica (portaerei naturale nel Mediterraneo), che lo rende strategicamente importantissimo per gli interessi Atlantici e le rotte petrolifere. A questo si aggiunga che l’Italia, rispetto al suo inquadramento occidentale, presentava l’anomalia di avere il più forte partito comunista d’Europa, il quale, assieme alle realtà sindacali, era ben compenetrato nella cultura del paese. Non da ultimo poi, ha sul suo territorio il Vaticano, un impero mondiale con annessi e connessi.
    Ci meravigliamo che in Italia per 20 anni venne dispiegata una sanguinosa strategia della tensione?
    Lo era Portella della Genestra, funzionale alle strategie USA nel 1947; lo era l’assassinio di Mattei, il cui operato ledeva gli interessi Occidentali; lo erano le bombe tra il 1967 e il 1970 atte a tenere sotto controllo il paese durante una grave crisi del mediterraneo e lo sono le bombe degli anni successivi, atte a spostare il paese su posizioni progressiste e moderniste; lo sono le “agevolazioni” procurate affinché Moro fosse ammazzato; ecc.
    E come modus operandi, anche se per altri fini, lo sono anche gli incidenti gravi di Roma nel 1963 alla manifestazione sindacale degli edili, degenerata in scontri (si seppe poi provocati da elementi di destra che il Sifar vi aveva infiltrato).
    Tutti episodi a volte locali, a volte di più ampia portata, ma sempre e comunque avversi alla emancipazione del paese: vuoi che ci sia stato un diretto progetto stragista oppure lo sfruttamento di stragi, determinate da qualsivoglia motivo, tutto è stato sfruttato per determinati fini e questa è “Strategia della tensione”, perché l’Italia era ingabbiata nel sistema Atlantico e accordi e protocolli anche segreti, Gladio comprese, non servivano per pettinare le bambole.
    Se così non fosse dovremmo ritenere che centinaia di bombe, di morti e di mutilati, sono opera ...

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    Last Post by rino il 13 Jan. 2015
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  6. Intervista di Antonella Ricciardi a Carlo Gariglio

    AvatarBy rino il 23 Dec. 2014
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    Intervista di Antonella Ricciardi a Carlo Gariglio

    (Antonella Ricciardi – Caserta24ore) Nel dialogo qui riportato, Carlo Gariglio, laureato in Scienze Politiche, imprenditore, illustra importanti aspetti della formazione politica di cui è segretario Nazionale: il Movimento Fascismo e Libertà. In particolare, vengono approfonditi temi riguardanti l’iter giuridico e politico che ha riguardato il partito e la sua denominazione, le posizioni riguardanti la politica sociale ed economica, la rinnovata possibilità di amministrare realtà politiche locali da parte di rappresentanti questo partito, piccolo ma vitale.Ricciardi: “La formazione politica della quale sei segretario nazionale, cioè il “Movimento Fascismo e Libertà”, già noto anche per essere riuscito a riportare nell’uso legittimo della politica il termine “fascismo” (tramite pure una serie di pronunciamenti dei TAR) ha, recentemente, aggiunto alla sua denominazione la definizione, in un certo senso più esplicativa, di “Partito Socialista Nazionale”. Puoi spiegare maggiormente i motivi che vi hanno portato a tale esigenza chiarificatrice? In particolare, ti domando pure se tu possa esprimere, con almeno alcuni esempi, tra i diversi possibili, quali possano essere delle linee di convergenza con altri partiti (anche di sinistra) che s’ispirino al socialismo, e quali possano essere, invece, le differenze che rendano l’identità del partito che guidi più specifica….”
    Gariglio: “Sostanzialmente i motivi principali che mi hanno portato a questa scelta, che è stata una mia idea approvata poi da tutti i componenti del movimento, sono stati due; il primo, esclusivamente politico, è stato la necessità e la voglia di entrare in rotta di collisione con la vulgata ignorante e mistificatoria che accomuna il Fascismo ed il Nazionalsocialismo alla destra, vulgata che purtroppo ha fatto breccia anche fra molti sedicenti estimatori del Fascismo, fieri di definirsi “di destra”.
    Il Fascismo, e di conseguenza il Nazionalsocialismo, che fu la copia del movimento mussoliniano adattato alla realtà germanica da Hitler e dai suoi collaboratori, nacque se mai spostato più a sinistra che destra (si legga a proposito il programma di San sepolcro del 1919, prima di dire eresie ideologiche), e con il chiaro intento di creare una Terza Via politica fra la destra borghese liberalcapitalista e la sinistra criminale che in nome di un assurdo internazionalismo di stampo marxiano tentava di abbattere gli Stati Nazionali alla ricerca della rivoluzione armata. E’ ben vero che nel corso degli anni il programma originario del 1919 venne leggermente mitigato, ma mai il Fascismo si spostò su posizioni di destra, pur mostrando un amore per la Patria sconosciuto alle sinistre mondiali; fu essenzialmente un Socialismo Nazionalista, epurato dalle voglie sanguinarie di rivoluzione tanto care ai rossi. Alla lotta fra le classi sostituì la collaborazione fra le classi, legiferando sempre e fino all’ultimo giorno della RSI ...

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    Last Post by rino il 23 Dec. 2014
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  7. ERANO 45 MILIONI DI FASCISTI GLI ITALIANI

    AvatarBy rino il 8 Dec. 2014
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    http://postimg.cc/image/4462v9um3/



    Dalle Pagine di:
    "CRONOLOGIA", Anno 1943
    (…) "Erano 45 milioni di fascisti gli italiani, all'improvviso erano tutti antifascisti", commentò un americano. Ogni uomo rimase al suo posto, in una "continuità dello Stato". Gli istituti del fascismo cambiano nome e sono il "nuovo Stato", ma gli organismi, le gerarchie, gli addetti e quindi magistratura, Polizia, Finanza, impiegati ministeriali, insegnanti, provveditorati, presidi, parastatali, restano al loro posto operando un trasformismo contro ogni logica; e non è quello che viene presentato come il "Nuovo Stato Riformato" scaturito dalla (ma quale?) partecipazione e volontà popolare. Traditi e di traditori vanno a braccetto pur di accaparrarsi un posto. Nel Sud l'altro "Nuovo Stato" non era migliore, semmai di molto, ma di molto peggiore; al opportunismo (lui noto anticlericale) per la Chiesa invece non c'erano dubbi: a compiere il "miracolo" era stato merito "suo", dell'"Uomo inviato dalla Provvidenza" nel giorno della Madonna di Lourdes (11 gennaio - la data fu scelta appositamente per la firma. Se andava bene, "quello" sarebbe stato per sempre ricordato come un"miracolo").
    ***********
    (…) Infatti dandosi alla fuga a costoro nemmeno gli sfiorò la mente che così comportandosi davano la palese prova che tutta la loro vita precedente era stata una farsa; vissuta nell'ipocrisia (…) Ufficiali, sottufficiali e soldati avevano giurato a lui (Il Re - N.d.r.), e lui invece scappava nell'ora più critica. Il Maresciallo d'Italia alle 19,45 alla radio fece mettere su il disco del discorso (era un disco, Badoglio non parlò alla Radio) chediceva che "Le forze italiane di ogni luogo reagiranno ad eventuali attacchi" e mentre il disco girava lui e gli altri si preparavano a scappare. Eppure pochi giorni dopo fu pronto a salire nuovamente sul carro del vincitore "in un modo o nell'altro". Ma anche perchè la fuga a Chieti (e non a Pescara di cinque minuti, ma a Chieti con sosta di 18 ore) non è stata ancora mai raccontata. Si tace "l'indegno doppio gioco". Non è conveniente, nè ai vinti nè ai vincitori. Scapparono tutti "in blocco"! A Chieti in quella famosa notte del 9 settembre c'erano proprio tutti!
    Ma non lui, il principe Borghese! (e chi scrive c'era, i fuggiaschi erano tutti a casa mia. A Palazzo Mezzanotte). Non dimentichiamo che Borghese alla notizia dell'armistizio dell'8 settembre, come tanti altri comandanti di reparto, era rimasto privo di ordini e di indicazioni. Il suo superiore, il Duca Aimone d'Aosta, cugino del re, era uno dei tanti dileguatisi assieme al sovrano e a tanti altri suoi nobili e "non nobili" colleghi. Borghese...

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    Last Post by rino il 8 Dec. 2014
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  8. I PRINCIPI D'ISRAELE
    I quattro rabbini uccisi avevano lasciato le delizie dell'occidente. Per servire il Signore con il sorriso e un'agilità da prestigiatori.

    AvatarBy rino il 23 Nov. 2014
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    I PRINCIPI D'ISRAELE

    I quattro rabbini uccisi avevano lasciato le delizie dell'occidente. Per servire il Signore con il sorriso e un'agilità da prestigiatori. Moshe Twersky era il nipote del rabbino che spinse Paolo VI a reinserire la condanna dell'accusa di deicidio nella Nostra Aetate. Vibra nelle loro biografie il paradosso di una dismisura calata interamente nell'umano, una sublimità intinta di umorismo. Goldberg se n'era andato dalla Londra ebraica e liberal per vivere a Gerusalemme con i "timorati", gli esecrati ultraortodossi il rabbino. Sono stati uccisi con gli occhi rivolti al Monte del Tempio e sulle labbra il salmo: "Questa è la porta di Dio e i giusti vi entreranno"

    di Giulio Meotti *
    (Il Foglio, 22 novembre 2014)

    Ogni loro gesto, ogni loro parola rivelava un'antica civiltà e tradizioni filtrate attraverso i secoli. Martedì mattina i loro corpi sono stati trasformati in fontane di sangue dal delirio islamista omicida che gridava "Allah Akbar". Ma a vederli in vita, mentre dondolavano le loro ombre, quei quattro rabbini trasmettevano l'immagine plastica delle scene del Vecchio Testamento. Volevano essere dei "talmid khakham", come quei pii studiosi che fondarono una teocrazia democratica e si ribellarono alla più temibile monarchia autocratica del tempo, l'Egitto. I quattro rabbini israeliani uccisi a colpi di machete nella sinagoga di Har Nof, a Gerusalemme, vivevano con un senso acutissimo della tragedia ebraica. La distruzione del Tempio, il pogrom di massa di Chmielnicki e la Shoah erano fisicamente presenti nelle loro vite. Per questo ai loro funerali non si è parlato di politica e non si sono sentite grida di vendetta, ma i familiari delle vittime hanno ripetuto che "nessuno conosce i piani di Dio". Dicevano "mesirut nefesh", in ebraico autosacrificio. "Il Signore sceglie i suoi figli, dobbiamo rispettare il suo volere".
    Questa compassione infinita, che in loro era come custodita in un involucro di diffidenza e timore, era la grandezza di Moshe Twersky, Aryeh Kupinsky, Cary William Levine e Avraham Shmuel Goldberg. Avevano una bellezza pallida e inafferrabile, intensificata da un vago disprezzo per la sicurezza. Portavano lunghe barbe bianche, l'occhio azzurro sprizzante curiosità, un borsalino nero un po' liso sopra la kippah, dalla quale spuntavano in disordine i riccioli chiari.
    Twersky era l'erede di alcune delle casate che hanno scritto la gloria dell'ebraismo ortodosso. Una vita di studio e preghiera. A chi gli diceva di prendersi una vacanza ogni tanto, Twersky rispondeva: "Non ne ho bisogno, sono sempre in vacanza qui a Gerusalemme". Il nonno materno, Joseph Soloveitchik, noto come "il Ray", è quello che durante la stesura della enciclica sull'ebraismo Nostra Aetate, in Vaticano, spinse Paolo VI a reinserire la condanna dell'accusa di deicid...

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    Last Post by rino il 23 Nov. 2014
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  9. MANIFESTO DEGLI INTELLETTUALI FASCISTI

    AvatarBy rino il 16 Nov. 2014
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    MANIFESTO DEGLI INTELLETTUALI FASCISTI

    MANIFESTO DEGLI INTELLETTUALI FASCISTI

    Il Manifesto degli intellettuali fascisti venne redatto nel corso del Convegno per la cultura fascista tenutosi a Bologna il 29 e 30 marzo del 1925 e fu pubblicato su quasi tutta la stampa italiana, in primis "il Popolo d'Italia", organo del Partito Nazionale Fascista, il 21 aprile (Natale di Roma) dello stesso anno.

    Alla base del testo una conferenza su Libertà e liberalismo tenuta poco prima da Giovanni Gentile. La segreteria del convegno comunicò alla stampa che erano presenti oltre quattrocento intellettuali.


    « Il Fascismo è un movimento recente ed antico dello spirito italiano, intimamente connesso alla storia della Nazione italiana, ma non privo di significato e interesse per tutte le altre.

    Le sue origini prossime risalgono al 1919, quando intorno a Benito Mussolini si raccolse un manipolo di uomini reduci dalle trincee e risoluti a combattere energicamente la politica demosocialista allora imperante. La quale della grande guerra, da cui il popolo italiano era uscito vittorioso ma spossato, vedeva soltanto le immediate conseguenze materiali e lasciava disperdere se non lo negava apertamente il valore morale rappresentandola agli italiani da un punto di vista grettamente individualistico e utilitaristico come somma di sacrifici, di cui ognuno per parte sua doveva essere compensato in proporzione del danno sofferto, donde una presuntuosa e minacciosa contrapposizione dei privati allo Stato, un disconoscimento della sua autorità, un abbassamento del prestigio del Re e dell'Esercito, simboli della Nazione soprastanti agli individui e alle categorie particolari dei cittadini e un disfrenarsi delle passioni e degl'istinti inferiori, fomento di disgregazione sociale, di degenerazione morale, di egoistico e incosciente spirito di rivolta a ogni legge e disciplina.

    L'individuo contro lo Stato; espressione tipica dell'aspetto politico della corruttela degli anni insofferenti di ogni superiore norma di vita umana che vigorosamente regga e contenga i sentimenti e i pensieri dei singoli.

    Il Fascismo pertanto alle sue origini fu un movimento politico e morale. La politica sentì e propugnò come palestra di abnegazione e sacrificio dell'individuo a un'idea in cui l'individuo possa trovare la sua ragione di vita, la sua libertà e ogni suo diritto; idea che è Patria, come ideale che si viene realizzando storicamente senza mai esaurirsi, tradizione storica determinata e individuata di civiltà ma tradizione che nella coscienza del cittadino, lungi dal restare morta memoria del passato, si fa personalità consapevole di un fine da attuare, tradizione perciò e missione.

    Di qui il carattere religioso del Fascismo.

    Questo carattere religioso e perciò intransigente, spiega il metodo di lotta seguito dal Fascismo nei quattro anni dal '19 al '22.

    I fascisti erano mi...

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    Last Post by rino il 16 Nov. 2014
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  10. UK a cogliere restituzione dei passaporti combattenti
    PM delinea piani per cogliere passaporti per i britannici legati a gruppi armati e fermarli ritorno da combattere oltreoceano.

    AvatarBy rino il 16 Nov. 2014
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    http://aje.me/1sLbL9t




    Il primo ministro britannico ha delineato i piani per cogliere i passaporti di cittadini britannici legati a gruppi armati e fermarli ritorno da combattere oltreoceano.
    David Cameron ha proposto anche il divieto di atterraggio sulle compagnie aeree che non rispettano le liste no-fly di Londra.
    "Ci sarà poco introdurremo il nostro nuovo Counter-Terrorism Bill nel Regno Unito", ha detto Cameron in un discorso al parlamento australiano prima di partire per summit dei leader del G20 a Brisbane, aggiungendo che non vi era "nessuna opt-out da trattare con questo ".
    "Nuovi poteri per la polizia nei porti a cogliere i passaporti, per arrestare i sospetti che viaggiano e di smettere di cittadini britannici di ritorno in Gran Bretagna a meno che non lo fanno alle nostre condizioni.
    Individuazione aiuti militari e umanitari da parte delle nazioni nella lotta internazionale contro il gruppo armato.
    "Nuove regole per prevenire le compagnie aeree che non rispettano le nostre liste no-fly o misure di controllo di sicurezza da sbarco nel Regno Unito."
    Circa 500 cittadini britannici radicali sono stimati a combattere in Iraq e Siria, entrambi i quali si trovano ad affrontare una grande offensiva dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL).
    I media britannici ha detto che la normativa, da introdurre in Parlamento questo mese, potrebbe bloccare le persone di tornare dalla Siria e dall'Iraq in Gran Bretagna per almeno due anni, a meno che conformi alle severe misure.
    Queste potrebbero includere scortato torna in Gran Bretagna e poi di fronte a condizioni di reporting accusa, bail-stile e corsi deradicalizzazione.
    Le guardie di frontiera e la polizia aeroportuale sarebbe anche dato nuovi poteri di cogliere passaporti di coloro che sospettano di intenzione di viaggiare all'estero per il terrorismo, i rapporti detto.
    Australia, si trova ad affrontare uno scenario simile in Gran Bretagna con almeno 73 dei suoi cittadini che hanno i loro passaporti annullata per evitare che un viaggio in Iraq e la Siria, per quanto riguarda il montaggio di poter tornare a casa e di commettere atti di violenza.
    Almeno 71 australiani sono attualmente combattendo nelle due nazioni, il governo dice. Almeno 15 sono stati uccisi - due di loro come attentatori suicidi - e le autorità hanno approvato una legge che criminalizza viaggio a hotspot terroristici senza una buona ragione.
    La Gran Bretagna ha alzato il livello di rischio minaccia terroristica a "grave" nel mese di settembre - il che significa un attacco si ritiene "altamente probabile" - a causa di timori per la situazione in Iraq e la Siria.
    Fonte: http://www.aljazeera.com/news/europe/2014/.....

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    Last Post by rino il 16 Nov. 2014
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