Maurizio Barozzi
LA STRATEGIA DELLA TENSIONE
CON LA CRONOLOGIA COMMENTATA
DEL PERIODO STRAGISTA IN ITALIA
«Affinché i giovani sappiano e gli anziani ricordino ».
[da un vecchio slogan nei manifesti del Pci]
«Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte fasi,
della tensione: una prima fase anticomunista, Milano 1969, e una
seconda fase antifascista, Brescia e Bologna 1974… »
[Pier Paolo Pasolini]
«Comunque sia, coloro i quali, a qualsiasi titolo e con qualsiasi ruolo,
aderendo alle tesi della c.d. «guerra non ortodossa», di chiara matrice
statunitense e assumendo la strage come strumento di lotta politica, si sono
posti al servizio di una potenza straniera e hanno partecipato o invitato altri
a partecipare alla strategia della tensione, tesa ad una maggiore soggezione
del popolo italiano ad interessi stranieri, sono condannabili ai sensi del
codice militare di pace. Privi di ogni qualsivoglia idealità politica e di
dignità morale, essi si sono rivelati alieni da quelle leggi, che, come notò
Pericle: “senza essere scritte, recano come sanzione universale il disonore ».
[Marzo 2000 – Il Comitato Direttivo della
Federazione Nazionale Combattenti Repubblica Sociale Italiana]
Testo non pubblicato, esposto ai soli fini di studio – Dic. 2014
PROLOGO
INSOMMA, se oggi il nostro paese ha perso ogni minimo residuo di
sovranità nazionale;
se, è totalmente culturalmente, militarmente, economicamente e
finanziariamente colonizzato dall’Occidente;
se i progetti pidduisti di “Rinascita democratica”, sfrondati da presupposti
anticomunisti e dalla logica di Jalta, oramai inutile, si sono in qualche modo
realizzati, sotto altre vesti e in ambito europeista e mondialista;
se l’Italia è, di fatto, militarmente occupata da 113 basi, anche nucleari, tutte
sotto controllo Nato o statunitense;
se la nazione è sottoposta a signoraggio e usura, come mai avvenuto in
passato, da parte dei banksters (banche e Alta finanza internazionale);
se la Seconda Repubblica ha omologato i partiti e le Istituzioni italiane a
quella tipologia modernista e mondialista, di stampo anglo americano e
ulteriore degrado della politica, prefigurandosi in una “società degli spettri”
che fa impallidire il Grande Fratello di Orwell;
se tutto questo è vero e risponde alla realtà delle cose,
allora vuol dire che la lunga scia di sangue stragista, configurata in una vera e
propria “guerra non convenzionale” a partire dai primi anni ’60, attraverso
periodi altalenanti, eterogenei, legati alle contingenze internazionali del
tempo, proprio questi fini, questi punti di arrivo, aveva in progetto!
Da sempre.
Se poi nei primi anni stragisti, dal 1965 al 1970, per far fronte ad una grave
crisi militare nel Mediterraneo, si ebbe anche una fas...
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